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Quotidiano Giuridico
Il caso CamHub: errore procedurale e questioni di sistema nella tutela della privacy digitale
27/11/2025 - Il Garante Privacy annulla in autotutela l’avvertimento rivolto a ICF Technology Inc. per errori nell’identificazione del responsabile di CamHub
Imputati assolti: le proposte di legge per la tutela del diritto alla buona fama
27/11/2025 - L'UCPI riassume finalità e contenuti dei due provvedimenti (AC 632 e AC 2328) finalizzati a tutelare indagati/imputati prosciolti o assolti dalla diffusione di notizie sui procedimenti penali a loro carico
L'ultimo viaggio delle gemelle Kessler
27/11/2025 - Perché un caso Kessler non sarebbe possibile in Italia?
IPSOA Quotidiano
Processo tributario telematico: udienze a distanza con Teams
27/11/2025 - Con D.M. 24 novembre 2025, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha dettato le regole tecnico-operative relative all'udienza da remoto nel <a target="_blank" title="processo tributario telematico" href="https://www.ipsoa.it/wkpedia/processo-tributario-telematico">processo tributario telematico</a>: le udienze si svolgeranno mediante collegamenti da remoto utilizzando la piattaforma Microsoft Teams. Il decreto si applica alle udienze a distanza, le cui comunicazioni sono inviate a decorrere dal 1° dicembre 2025. Per le comunicazioni inviate sino al 30 novembre 2025 con riferimento alle udienze da svolgersi entro il 31 dicembre 2025 si applicano le modalità di partecipazione già individuate dal decreto 11 novembre 2020 del MEF. Con D.M. 24 novembre 2025, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha dettato le regole tecnico-operative relative all'udienza da remoto nel processo tributario telematico: le udienze si svolgeranno mediante collegamenti da remoto utilizzando la piattaforma Microsoft Teams. Il decreto si applica alle udienze a distanza, le cui comunicazioni sono inviate a decorrere dal 1° dicembre 2025. Per le comunicazioni inviate sino al 30 novembre 2025 con riferimento alle udienze da svolgersi entro il 31 dicembre 2025 si applicano le modalità di partecipazione già individuate dal decreto 11 novembre 2020 del MEF.
Realizzo controllato e holding: restano dubbi applicativi
27/11/2025 - Al di là di quanto previsto dal <a target="_blank" title="decreto correttivo della riforma fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/21/correttivo-irpef-ires-novita-testo-definitivo">decreto correttivo della riforma fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025</a>, restano complessità interpretative in ordine ai calcoli necessari per accedere al regime di realizzo controllato previsto dall’<a target="_blank" class="rich-legge" title="art. 177" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002ART181">art. 177</a>, comma 2-bis, <a target="_blank" class="rich-legge" title="TUIR" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002SOMM">TUIR</a>, specialmente quando sono coinvolte società holding. Da evidenziare, in particolare, la disomogeneità nelle basi di calcolo tra il test di prevalenza (<a target="_blank" class="rich-legge" title="art. 162-bis" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002ART36669401">art. 162-bis</a> <a target="_blank" class="rich-legge" title="TUIR" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002SOMM">TUIR</a>), utilizzato per definire una società come holding, e il test di qualificazione (<a target="_blank" class="rich-legge" title="art. 177" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002ART181">art. 177</a>, comma 2-ter, <a target="_blank" class="rich-legge" title="TUIR" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002SOMM">TUIR</a>), necessario per determinare l’applicabilità del regime agevolato. Un esempio pratico può essere utile. Al di là di quanto previsto dal decreto correttivo della riforma fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025, restano complessità interpretative in ordine ai calcoli necessari per accedere al regime di realizzo controllato previsto dall’art. 177, comma 2-bis, TUIR, specialmente quando sono coinvolte società holding. Da evidenziare, in particolare, la disomogeneità nelle basi di calcolo tra il test di prevalenza (art. 162-bis TUIR), utilizzato per definire una società come holding, e il test di qualificazione (art. 177, comma 2-ter, TUIR), necessario per determinare l’applicabilità del regime agevolato. Un esempio pratico può essere utile.
Collegamento POS-RT: errori con sanzioni pesanti
27/11/2025 - La piena integrazione tra sistemi di incasso e di certificazione dei corrispettivi, operativa dal 2026, non muta l’operatività di cassa ma rende immediato il riscontro delle discordanze. La violazione formale sulla trasmissione del dato (in caso, ad esempio, di errore nell’indicazione della modalità di pagamento, elettronico o in contanti), pur non incidendo sulla liquidazione IVA, sconta sanzione fissa di 100 euro, senza possibilità di avvalersi del cumulo giuridico. La piena integrazione tra sistemi di incasso e di certificazione dei corrispettivi, operativa dal 2026, non muta l’operatività di cassa ma rende immediato il riscontro delle discordanze. La violazione formale sulla trasmissione del dato (in caso, ad esempio, di errore nell’indicazione della modalità di pagamento, elettronico o in contanti), pur non incidendo sulla liquidazione IVA, sconta sanzione fissa di 100 euro, senza possibilità di avvalersi del cumulo giuridico.
Near miss: come indentificarli per ridurre i rischi in azienda
27/11/2025 - Il decreto Salute e Sicurezza sul lavoro (D.L. n. 159/2025) introduce per la prima volta nell’ordinamento italiano le linee guida per l’identificazione e il tracciamento dei near miss, i mancati infortuni o quasi infortuni. Spetterà all’INAIL e al Ministero del Lavoro prevedere una procedura che le aziende dovranno seguire per comunicare i dati aggregati relativi agli eventi di near miss segnalati, nonché le azioni correttive o preventive che siano state intraprese per migliorare la sicurezza sul lavoro. Il decreto Salute e Sicurezza sul lavoro (D.L. n. 159/2025) introduce per la prima volta nell’ordinamento italiano le linee guida per l’identificazione e il tracciamento dei near miss, i mancati infortuni o quasi infortuni. Spetterà all’INAIL e al Ministero del Lavoro prevedere una procedura che le aziende dovranno seguire per comunicare i dati aggregati relativi agli eventi di near miss segnalati, nonché le azioni correttive o preventive che siano state intraprese per migliorare la sicurezza sul lavoro.
Il decreto flussi migratori è legge: cosa prevede
27/11/2025 - Il disegno di legge per la conversione del D.L. n. 146/2025, approvato in via definitiva il 26 novembre 2025, introduce un insieme articolato regole in materia di ingresso regolare dei cittadini stranieri, gestione dei flussi migratori e disciplina delle forme di lavoro connesse. Una serie di disposizioni che incidono su procedure autorizzative, tempi amministrativi, tutela dei lavoratori vulnerabili e meccanismi di reclutamento transnazionale. Quali sono, nel dettaglio, le misure previste? Il disegno di legge per la conversione del D.L. n. 146/2025, approvato in via definitiva il 26 novembre 2025, introduce un insieme articolato regole in materia di ingresso regolare dei cittadini stranieri, gestione dei flussi migratori e disciplina delle forme di lavoro connesse. Una serie di disposizioni che incidono su procedure autorizzative, tempi amministrativi, tutela dei lavoratori vulnerabili e meccanismi di reclutamento transnazionale. Quali sono, nel dettaglio, le misure previste?
Pensione INPS e integrativa: quali differenze su libertà di scelta, flessibilità e trattamento fiscale
27/11/2025 - Previdenza obbligatoria INPS e previdenza complementare prevedono regole di funzionamento e di tassazione molto differenti: la prima è caratterizzata da elevata rigidità, la seconda, invece, da grande flessibilità. Inoltre, dal punto di vista fiscale, la pensione integrativa beneficia di un trattamento di favore. Tutto ciò permette alla previdenza complementare di prestarsi in maniera efficace a una pianificazione consapevole e ottimale. Quali sono i margini di scelta di adesione per entrambe le forme pensionistiche? Quali le possibilità di uscita? Quali i criteri di versamento dei contributi? Quali le regole di tassazione? Previdenza obbligatoria INPS e previdenza complementare prevedono regole di funzionamento e di tassazione molto differenti: la prima è caratterizzata da elevata rigidità, la seconda, invece, da grande flessibilità. Inoltre, dal punto di vista fiscale, la pensione integrativa beneficia di un trattamento di favore. Tutto ciò permette alla previdenza complementare di prestarsi in maniera efficace a una pianificazione consapevole e ottimale. Quali sono i margini di scelta di adesione per entrambe le forme pensionistiche? Quali le possibilità di uscita? Quali i criteri di versamento dei contributi? Quali le regole di tassazione?
PMI: necessario un set di regole contabili semplificato
20/11/2025 - L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha presentato, con un comunicato stampa, gli esiti del convegno “OIC verso la semplificazione: principi contabili e di sostenibilità adeguati alle esigenze delle piccole e medie imprese”. L’iniziativa ha evidenziato la necessità di regole contabili più proporzionate alle esigenze delle PMI, che rappresentano oltre il 96% delle società di capitale italiane (99% considerando i limiti della direttiva europea). Una survey condotta dall’OIC ha mostrato che l’80% delle imprese non quotate di minori dimensioni considera utile un unico principio contabile dedicato. Il modello è già adottato in diversi Paesi europei e mira a distinguere tra informazioni realmente utili e obblighi formali. L’iniziativa si colloca nel quadro delle recenti riforme nazionali e della raccomandazione UE 2025 sugli standard di sostenibilità volontari per le PMI, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e favorire la quotazione delle imprese di minori dimensioni. L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha presentato, con un comunicato stampa, gli esiti del convegno “OIC verso la semplificazione: principi contabili e di sostenibilità adeguati alle esigenze delle piccole e medie imprese”. L’iniziativa ha evidenziato la necessità di regole contabili più proporzionate alle esigenze delle PMI, che rappresentano oltre il 96% delle società di capitale italiane (99% considerando i limiti della direttiva europea). Una survey condotta dall’OIC ha mostrato che l’80% delle imprese non quotate di minori dimensioni considera utile un unico principio contabile dedicato. Il modello è già adottato in diversi Paesi europei e mira a distinguere tra informazioni realmente utili e obblighi formali. L’iniziativa si colloca nel quadro delle recenti riforme nazionali e della raccomandazione UE 2025 sugli standard di sostenibilità volontari per le PMI, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e favorire la quotazione delle imprese di minori dimensioni.
PMI: l'OIC pubblica il Feedback Statement sul progetto delle semplificazioni
19/11/2025 - L’Organismo Italiano di Contabilità ha pubblicato il Feedback Statement in tema di semplificazioni contabili per le piccole imprese. Il documento, in sintesi, riepiloga le risultanze della consultazione avviata nel 2024 evidenziando un diffuso consenso sull’esigenza di prevedere delle regole contabili semplificate per le piccole e micro imprese. Altro aspetto importante di tale documento è la comparazione con quanto svolto in materia di regole contabili per le PMI dai principali paesi Europei. A corredo di tale lavoro di analisi, vengono individuate delle possibili linee di intervento dell’OIC. L’Organismo Italiano di Contabilità ha pubblicato il Feedback Statement in tema di semplificazioni contabili per le piccole imprese. Il documento, in sintesi, riepiloga le risultanze della consultazione avviata nel 2024 evidenziando un diffuso consenso sull’esigenza di prevedere delle regole contabili semplificate per le piccole e micro imprese. Altro aspetto importante di tale documento è la comparazione con quanto svolto in materia di regole contabili per le PMI dai principali paesi Europei. A corredo di tale lavoro di analisi, vengono individuate delle possibili linee di intervento dell’OIC.
Revisori EELL e bilancio di previsione 2026-2028: lo schema di parere
17/11/2025 - Il CNDCEC, in collaborazione con ANCREL, ha messo a disposizione dei revisori degli enti locali lo schema di “<a target="_blank" title="Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/05/revisori-el-pubblicato-parere-proposta-bilancio-previsione-2026-2028">Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028</a>". Il documento, aggiornato alle novità contenute nel Ddl di Bilancio 2026, rappresenta uno strumento a supporto dell’organo di revisione per la formulazione del parere: fornisce infatti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace e, alla luce del ruolo specifico che la norma gli attribuisce, particolarmente attenta nel presidiare il permanere degli equilibri e l’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese. Il CNDCEC, in collaborazione con ANCREL, ha messo a disposizione dei revisori degli enti locali lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028". Il documento, aggiornato alle novità contenute nel Ddl di Bilancio 2026, rappresenta uno strumento a supporto dell’organo di revisione per la formulazione del parere: fornisce infatti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace e, alla luce del ruolo specifico che la norma gli attribuisce, particolarmente attenta nel presidiare il permanere degli equilibri e l’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese.
Fondo transizione energetica: domande aperte dal 27 novembre 2025
27/11/2025 - Le imprese possono accedere agli aiuti del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale inviando le domande online dal 27 novembre al 4 dicembre 2025. I contributi erogati sono a compensazione dei costi indiretti delle emissioni di carbonio 2024 sostenuti dalle imprese. A chi inviare la domanda? Le imprese possono accedere agli aiuti del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale inviando le domande online dal 27 novembre al 4 dicembre 2025. I contributi erogati sono a compensazione dei costi indiretti delle emissioni di carbonio 2024 sostenuti dalle imprese. A chi inviare la domanda?
Fondo transizione energetica: contributi sui costi delle emissioni 2024
26/11/2025 - <span style="line-height: 107%;">Dal 27 novembre al 4 dicembre 2025 sono aperte le domande per gli aiuti sui costi indiretti delle emissioni 2024. Le imprese energivore possono richiedere online gli aiuti del Fondo per la transizione energetica per compensare i costi indiretti delle emissioni sostenuti nel 2024. Sovvenzioni fino al 75% nei limiti delle risorse disponibili. Quali sono le modalità e i requisiti per fare domanda?</span> Dal 27 novembre al 4 dicembre 2025 sono aperte le domande per gli aiuti sui costi indiretti delle emissioni 2024. Le imprese energivore possono richiedere online gli aiuti del Fondo per la transizione energetica per compensare i costi indiretti delle emissioni sostenuti nel 2024. Sovvenzioni fino al 75% nei limiti delle risorse disponibili. Quali sono le modalità e i requisiti per fare domanda?
Comunità energetiche: per CNA necessario assegnare le risorse a tutte le imprese ritenute idonee
26/11/2025 - La CNA, con comunicato del 26 novembre 2025, denuncia l’inaccettabilità del drastico taglio delle risorse per le Comunità energetiche nei comuni fino a 50mila abitanti, ridotte da 2,2 miliardi a 795 milioni nell’ambito della rimodulazione del PNRR. La Confederazione ha inviato una lettera al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, chiedendo un intervento per garantire certezza e continuità alla misura, che ha suscitato forte interesse tra le piccole imprese. Sono infatti pervenute richieste per oltre un miliardo di euro, superiori alla nuova dotazione. CNA sollecita l’assegnazione dei fondi a tutte le imprese idonee che hanno presentato domanda nei termini. Inoltre, segnala gravi ritardi nelle connessioni: molte imprese non possono accedere al contributo del 40% perché prive dell’accettazione del preventivo da parte dei distributori. CNA chiede che il beneficio sia riconosciuto anche con il solo preventivo, evitando penalizzazioni dovute a inefficienze esterne. La CNA, con comunicato del 26 novembre 2025, denuncia l’inaccettabilità del drastico taglio delle risorse per le Comunità energetiche nei comuni fino a 50mila abitanti, ridotte da 2,2 miliardi a 795 milioni nell’ambito della rimodulazione del PNRR. La Confederazione ha inviato una lettera al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, chiedendo un intervento per garantire certezza e continuità alla misura, che ha suscitato forte interesse tra le piccole imprese. Sono infatti pervenute richieste per oltre un miliardo di euro, superiori alla nuova dotazione. CNA sollecita l’assegnazione dei fondi a tutte le imprese idonee che hanno presentato domanda nei termini. Inoltre, segnala gravi ritardi nelle connessioni: molte imprese non possono accedere al contributo del 40% perché prive dell’accettazione del preventivo da parte dei distributori. CNA chiede che il beneficio sia riconosciuto anche con il solo preventivo, evitando penalizzazioni dovute a inefficienze esterne.
Semplificazione e digitalizzazione dei provvedimenti: novità in arrivo
27/11/2025 - La Camera approva in via definitiva il disegno di legge sulla semplificazione delle attività economiche. Tra le diverse disposizioni del provvedimento le nuove regole per l’interscambio dei pallet, le norme sulle donazioni e le misure in materia di dehors. Novità anche in materia di lavoro, tra cui le nuove disposizioni in materia di alloggi per lavoratori stranieri, la riduzione dei termini per il rilascio del nulla osta al lavoro per i lavoratori altamente qualificati, il nuovo obbligo di comunicazione a carico dei lavoratori in CIG. La Camera approva in via definitiva il disegno di legge sulla semplificazione delle attività economiche. Tra le diverse disposizioni del provvedimento le nuove regole per l’interscambio dei pallet, le norme sulle donazioni e le misure in materia di dehors. Novità anche in materia di lavoro, tra cui le nuove disposizioni in materia di alloggi per lavoratori stranieri, la riduzione dei termini per il rilascio del nulla osta al lavoro per i lavoratori altamente qualificati, il nuovo obbligo di comunicazione a carico dei lavoratori in CIG.
PMI: evidenze, sfide e prospettive del modello VSME
26/11/2025 - Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ha pubblicato il numero 19 della “Informativa Reporting di Sostenibilità”, dedicato al tema “Il reporting di sostenibilità per le PMI italiane: evidenze, sfide e prospettive del modello VSME”. Il documento approfondisce l’applicazione del Voluntary Standard for Micro, Small and Medium Enterprises elaborato dall’EFRAG, adottato dalla Commissione Europea nel 2025 insieme al Digital Template. L’indagine ha analizzato 40 bilanci di sostenibilità di imprese di diversi settori, osservando applicazioni sia del Modulo Base sia del Modulo Comprehensive. Sono emersi punti di forza, criticità e tendenze comuni, con particolare attenzione al ruolo delle PMI e della professione contabile nel supportare una rendicontazione ESG proporzionata, coerente e utile ai processi decisionali. Il documento offre una visione d’insieme delle prime esperienze italiane e delle prospettive evolutive del VSME. Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ha pubblicato il numero 19 della “Informativa Reporting di Sostenibilità”, dedicato al tema “Il reporting di sostenibilità per le PMI italiane: evidenze, sfide e prospettive del modello VSME”. Il documento approfondisce l’applicazione del Voluntary Standard for Micro, Small and Medium Enterprises elaborato dall’EFRAG, adottato dalla Commissione Europea nel 2025 insieme al Digital Template. L’indagine ha analizzato 40 bilanci di sostenibilità di imprese di diversi settori, osservando applicazioni sia del Modulo Base sia del Modulo Comprehensive. Sono emersi punti di forza, criticità e tendenze comuni, con particolare attenzione al ruolo delle PMI e della professione contabile nel supportare una rendicontazione ESG proporzionata, coerente e utile ai processi decisionali. Il documento offre una visione d’insieme delle prime esperienze italiane e delle prospettive evolutive del VSME.
Data ACT: analisi di Assonime sulla Raccomandazione della Commissione europea
26/11/2025 - Il 26 novembre 2025 Assonime ha segnalato la pubblicazione da parte della Commissione europea, il 19 novembre, di una Raccomandazione prevista dall’art. 41 del Data Act (<a target="_blank" class="rich-legge" title="Reg. UE 20232854" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000955000SOMM">Reg. UE 2023/2854</a>). Il documento introduce modelli di clausole contrattuali tipo (MTCs) e standard (SCCs) per favorire contratti equi, trasparenti e interoperabili nel mercato dei dati. Basati sul lavoro dell’Expert Group avviato nel 2022, i modelli rappresentano uno degli interventi più attesi di attuazione del Data Act, entrato in vigore il 12 settembre 2025. Il regolamento mira a superare il controllo esclusivo dei produttori sui dati generati da prodotti smart, garantendo accesso e utilizzo trasparente, e a rendere più competitivo il mercato dei servizi di elaborazione dati (cloud, edge), eliminando ostacoli contrattuali al cambio di fornitore o all’adozione di soluzioni multi‑cloud. Le clausole, non vincolanti, sono incoraggiate dalla Commissione come riferimento per imprese, PMI, giudici e autorità. Il 26 novembre 2025 Assonime ha segnalato la pubblicazione da parte della Commissione europea, il 19 novembre, di una Raccomandazione prevista dall’art. 41 del Data Act (Reg. UE 2023/2854). Il documento introduce modelli di clausole contrattuali tipo (MTCs) e standard (SCCs) per favorire contratti equi, trasparenti e interoperabili nel mercato dei dati. Basati sul lavoro dell’Expert Group avviato nel 2022, i modelli rappresentano uno degli interventi più attesi di attuazione del Data Act, entrato in vigore il 12 settembre 2025. Il regolamento mira a superare il controllo esclusivo dei produttori sui dati generati da prodotti smart, garantendo accesso e utilizzo trasparente, e a rendere più competitivo il mercato dei servizi di elaborazione dati (cloud, edge), eliminando ostacoli contrattuali al cambio di fornitore o all’adozione di soluzioni multi‑cloud. Le clausole, non vincolanti, sono incoraggiate dalla Commissione come riferimento per imprese, PMI, giudici e autorità.
Novità e anteprime
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GDPR: come gestire gli adempimenti
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